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22 maggio Ottienici tutte le grazie necessarie


La seconda richiesta è quella di intercedere presso il Figlio. 

Cosa dovrebbe chiedere Maria per noi? Spesso ci si rivolge alla Madonna o ai santi per chiedere grazie e doni che vengono dall'alto. In questa preghiera c’è un aggettivo che accompagna la nostra richiesta: “necessari”. Ci sono cose indispensabili per tutta la nostra vita (per l’anima e per il corpo), ma non solo per noi anche per tutta l’umanità.

Questa invocazione è particolarmente attuale perché, a volte, si fa fatica a comprendere cosa sia necessario. Questa richiesta richiama l’invocazione “dacci il nostro pane quotidiano”: cosa chiediamo al Padre se non ciò che ci è necessario sapendo che il pane non è solo il cibo per il corpo ma anche per l’anima e che non è solo una richiesta individuale ma è un pane che chiediamo al plurale, cioè per noi, le nostre famiglie, la nostra Città e tutti i nostri fratelli.

La parola grazia o grazie richiama il valore della gratuità che accompagna colui che fa il dono e chi lo riceve. Le grazie non hanno un prezzo, non possono essere comprate ma solo richieste. Tra queste grazie, allora, riconosciamo già alcune necessarie che ci vengono offerte ogni giorno: quelle del creato, delle vita fisica, della vita spirituale, della vita affettiva e sociale. Quanto ci è necessario il sole per vivere! Così come lo sono il corpo, il desiderio di Dio e la chiesa, le nostre amicizie e le nostre comunità. Ogni giorno ci accorgiamo che sono di più le cose che riceviamo gratuitamente che quelle che acquistiamo. Sono tutte grazie necessarie che riceviamo da Dio.  Una grazie che dovremmo chiedere a Maria è quella di non perdere la consapevolezza di questi doni, di continuare a chiederli o a riconoscerli attraverso la preghiera, con lo stesso slancio del Magnificat: grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente.

La preghiera che rivolgiamo a Maria, così, ha un sapore evangelico, ed è inserita nella grane preghiera sacerdotale che rivolgiamo al Padre per Cristo, con Cristo e in Cristo.

Oggi la nostra chiesa pugliese invoca la Regina Apulia, patrona della regione e del nostro Seminario a lei affidiamo le nostre vite, le nostre città, la nostra regione, il seminario e la chiesa intera. 

Madre di Dio e madre mia, Maria Madonna di Costantinopoli, che lasciando nella tua cara immagine le lontane contrade d’Oriente hai innalzato il tuo trono in mezzo a noi, mostraci sempre i tuoi occhi sovrani e materni e ottienici dal tuo Figlio divino tutte le grazie necessarie per l’anima e per il corpo, per noi, per le nostre famiglie, per la nostra Città e per tutti i nostri fratelli.

Madre di Dio e madre mia, Maria Madonna di Costantinopoli, che nella tua cara immagine ti mostri sempre congiunta col tuo bambino Gesù fa che non siamo mai separati da Lui per la colpa, ma che siamo invece sempre uniti con Lui per la grazia, la virtù la santità in tutti i giorni della nostra vita, e sino all'ultimo nostro respiro.

Madre di Dio e madre mia, Maria Madonna di Costantinopoli, che nella tua cara immagine ti mostri adornata di splendente corona, come il tuo Figlio divino, fa che seguendo su questa terra i vostri esempi, possiamo venire in cielo, a godere la tua gloria immortale, a lodare per sempre gli augusti e dolci Nomi di Gesù e Maria.


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