Questa invocazione così antica ci lascia intravedere il mistero di Cristo e la grandezza di Maria.
Di Gesù ci rivela la sua natura umana (nato da Maria, madre) e la sua natura divina (di Dio).
Maria essendo una creatura umana non avrebbe potuto generare Dio, perciò questo titolo non sarebbe possibile attribuirglielo.
Noi la invochiamo Madre di Dio perché ha generato Gesù, vero Dio e vero uomo. In questo mistero appare la grandezza e il mistero della vita di Maria che il poeta Dante ha saputo esprimere nella preghiera attribuita a S. Bernardo:
"Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura" (Paradiso, XXXIII canto).
Già nei primi versi appare il paradosso che si realizza in Maria: lei è vergine, ma è madre.
Lei è figlia di Dio ma è madre di Dio.
Lei, con il suo "sì" ha riabilitato la natura umana così tanto da permettere a colui che l'ha creata (fattore) di essere generato da Lei (sua fattura).
In Gesù, capo, tutto il suo corpo, la chiesa, diventa figlia di Maria: Ecco tua madre! A Maria, madre di Dio e madre nostra rivolgiamo la nostra preghiera:
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Commenti
Posta un commento