Le icone delle Theotokos mostrano sempre la madre col bambino Gesù.
Il legame che ha unito Maria con Gesù è evidente nell'annunciazione dove alla “piena di grazia” viene detto non solo che il Signore è con lei come nei grandi profeti ma che diventerà la Madre di Dio.
Questo legame viene riconosciuto da Elisabetta che in un'unica benedizione loda la Madre tra tutte e le donne e il figlio, frutto del suo seno. Ci viene descritto nella nascita del Signore dove la Madre di Dio diede alla luce il Figlio di Dio. Anche il vecchio Simeone, dopo aver lodato Dio per la sua salvezza, si rivolgerà a Maria e nel rivelarle la missione del Figlio le dirà “anche a te” congiungendola all'opera di Dio.
Maria è unita al Figlio nel fare la volontà del Padre, nell'ascoltare e mettere in pratica le parole del Figlio, nel suo itinerario di madre e discepola. È la madre dello sposo alle nozze di Cana mentre prepara la chiesa all’”ora” di Cristo che si realizzerà nel mistero della passione, morte e resurrezione del Signore. Anche lì Maria sarà unita a suo Figlio, sotto la croce. Ma questo legame è più forte della morte.
È ciò che
contempliamo nel mistero dell’Assunzione della Madre di Dio: “nel mistero
dell'assunzione si esprime la fede della Chiesa, secondo la quale Maria è
«unita da uno stretto e indissolubile vincolo» a Cristo, perché, se
madre-vergine era a lui singolarmente unita nella sua prima venuta, per la sua
continuata cooperazione con lui lo sarà anche in attesa della seconda” (RM 41).
Maria si mostra sempre congiunta con Gesù non
solo in un momento della sua vita ma “sempre”. Questo legame ci ricorda la
profondità della vita cristiana a cui tutti siamo chiamati così come ci ricorda
S. Paolo: “non vivo più io, ma Cristo
vive in me” (Gal 2,20).
Madre di Dio e madre mia, Maria
Madonna di Costantinopoli, che lasciando nella tua cara immagine le lontane
contrade d’Oriente hai innalzato il tuo trono in mezzo a noi, mostraci sempre i
tuoi occhi sovrani e materni e ottienici dal tuo Figlio divino tutte le grazie
necessarie per l’anima e per il corpo, per noi, per le nostre famiglie, per la
nostra Città e per tutti i nostri fratelli.
Madre di Dio e madre mia, Maria
Madonna di Costantinopoli, che nella tua cara immagine ti mostri sempre unita col tuo bambino Gesù fa che non siamo mai
separati da Lui per la colpa, ma che siamo invece sempre uniti con Lui per la
grazia, la virtù la santità in tutti i giorni della nostra vita, e sino
all’ultimo nostro respiro.
Madre di Dio e madre mia, Maria
Madonna di Costantinopoli, che nella tua cara immagine ti mostri adornata di
splendente corona, come il tuo Figlio divino, fa che seguendo su questa terra i
vostri esempi, possiamo venire in cielo, a godere la tua gloria immortale, a
lodare per sempre gli augusti e dolci Nomi di Gesù e Maria.
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