Nel Nuovo Testamento tante
immagini ci richiamano questo profondo legame che unisce il discepolo col
maestro: la vigna e i tralci, le pietre vive dell’unico tempio, il padre misericordioso, le donne che attendono lo sposo, ecc.
Siamo chiamati ad essere uniti a
Cristo.
Gesù, pregando il Padre, prima
della sua ora chiede il dono dell’unità per i discepoli: “tutti siano una sola
cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi, perché il
mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 17,21). L’unità con Gesù ci permette di
conoscere il Padre e di essere uniti tra noi e con tutta l’umanità.
La preghiera alla Madonna di Costantinopoli
ci invita innanzitutto a riconoscere l’unità con Cristo come una grazia, un
dono che riscopriamo ogni volta nella preghiera e nella vita. Siamo uniti a
Cristo perché Lui desidera restare unito a noi: “Ecco: sto alla porta e busso.
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con
lui ed egli con me” (Ap 3,20).
Impariamo restare uniti a Cristo
attraverso le vie della virtù e della santità, cioè attraverso le nostre scelte
quotidiane, i nostri atteggiamenti, le nostre opere. Facciamo ogni cosa
restando uniti a Lui.
Questo legame ci unisce con il
Signore “tutti i giorni della nostra vita e sino all'ultimo nostro respiro” perché
siamo certi che “né morte né vita, né angeli né principati, né presente né
avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura
potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore”
(Rm 8,38).
Madre di Dio e madre mia, Maria
Madonna di Costantinopoli, che lasciando nella tua cara immagine le lontane
contrade d’Oriente hai innalzato il tuo trono in mezzo a noi, mostraci sempre i
tuoi occhi sovrani e materni e ottienici dal tuo Figlio divino tutte le grazie
necessarie per l’anima e per il corpo, per noi, per le nostre famiglie, per la
nostra Città e per tutti i nostri fratelli.
Madre di Dio e madre mia, Maria
Madonna di Costantinopoli, che nella tua cara immagine ti mostri sempre
congiunta col tuo bambino Gesù fa che non siamo mai separati da Lui per la
colpa, ma che siamo invece sempre uniti
con Lui per la grazia, la virtù, la santità in tutti i giorni della nostra
vita, e sino all’ultimo nostro respiro.
Madre di Dio e madre mia, Maria
Madonna di Costantinopoli, che nella tua cara immagine ti mostri adornata di
splendente corona, come il tuo Figlio divino, fa che seguendo su questa terra i
vostri esempi, possiamo venire in cielo, a godere la tua gloria immortale, a
lodare per sempre gli augusti e dolci Nomi di Gesù e Maria.
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